Mauro Previdi - attività politica e istituzionale | ||||||
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Rovereto, 23 febbraio 2018 A Rovereto spunteranno cento alberi in più a primavera. Non è il sogno ad occhi aperti di un inguaribile romantico, ma un concreto progetto dell'amministrazione, concepito dall'assessore alle politiche sociali Mauro Previdi, a costi contenuti, circa 16mila euro. Non si tratta di un'iniziativa politica calata dall'alto, ma di un'idea che chiede ai cittadini di farsi co-protagonisti di questo progetto, suggerendo angoli di Rovereto per ornarli con le nuove alberature. «Il progetto è mio - osserva Previdi - anche se la responsabilità del verde cittadino è dell'assessore ai lavori pubblici Bepino Graziola. Ma lavoriamo di comune accordo, poiché abbiamo competenze trasversali». I nuovi alberi, tutti ad alto fusto, saranno piantati dove erano stati abbattuti per motivi di sicurezza e stabilità oppure erano caduti, o erano stati gravemente danneggiati, per eventi di carattere temporalesco. In altri casi ancora, si troveranno nuovi siti per abbellire strade e piazze. Precisa l'assessore verde Mauro Previdi: «Il numero di cento alberi è suscettibile di aumento, poiché siamo aperti alle indicazioni dei residenti». Ma a far da tramite fra territorio e istituzioni saranno i consigli circoscrizionali che dovranno raccogliere le richieste dei cittadini, vagliarle e comunicarle a piazza Podestà. Spiega ancora: «Sono i consigli circoscrizionali gli occhi e le orecchie della giunta. Hanno una funzione essenziale in questa operazione». La gara è stata assegnata a dicembre per una spesa di 15.575 euro, la ditta che si è aggiudicata la fornitura, e che eseguirà la messa a dimora delle piante, è il vivaio Angelini di Arco. Le piantumazioni, già decise dal Comune, riguardano tutti i quartieri della città da Noriglio a Corso Rosmini, da via delle Zigherane a via Tacchi, da via Piomarta a via circonvallazione e dell'industria. Infine, riguarderanno anche il parcheggio a Marco e piazzale Orsi. Non si lascerà nulla al caso, anzi l'amministrazione intende favorire un restauro accurato del patrimonio arboreo della città, che conta una ricca varietà delle alberature, fra cui gelsi, cedri, rusticani, tigli selvatici. Si pensi al palazzo Sichar, un tempo dimora della famiglia omonima di industriali della seta, «Per cui abbiamo deciso di piantare in questo caso alberi di gelsi». Il criterio per mettere a dimora le nuove piante è quello di non creare scompensi fra diverse specie floreali. Questo significa che in presenza di aceri si provvederà a metterne degli altri, dove sono gli ippocastani se ne metteranno di nuovi. Mauro Previdi non ama le polemiche, ma non nega che con questo progetto non si fa altro che tenere fede a un impegno già preso con gli elettori: «Consegnare ai roveretani una città più verde di quella che avevano ereditato». L'amministrazione precedente ha lasciato una città con poco più di tremila alberi. Commenta ancora l'assessore: «Noi contiamo di aumentare in modo sensibile questo numero. I tempi di realizzazione dipendono dal meteo. Dobbiamo aspettare qualche settimana, poi vedremo i dipendenti della ditta in più punti di Rovereto alle prese con i nuovi alberi». Infine, per la manutenzione si conferma il rapporto con la Fondazione Mach che ha cura di tutte le piante che abbelliscono la città, attraverso una puntuale verifica dello stato di salute dell'albero, tramite il cosiddetto Vta (visual trial assessment, ndr) ovvero il controllo visivo per valutarne la stabilità e la componente fitosanitaria.
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MAURO PREVIDI |
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